Come Psicologa Psicoterapeuta, mi occupo delle persone, di quella parte del loro mondo che esse sono disposte a mettere in gioco.
Ascolto le loro storie, seguo il filo delle loro narrazioni con l’intento di cogliere il senso del loro sentire, dei loro pensieri, dei loro silenzi e delle loro scelte.
Non ci sono modi sbagliati o giusti di raccontarsi. In questo tipo di esperienza ci sono persone: una che accoglie l’altra, che l’accetta e la comprende, rispettando ogni suo punto di vista e legittimando ogni suo scorcio.
L’altra persona è colei che chiede un incontro, che coraggiosamente si avventura in questa rilevante esperienza, attingendo a ciò che vi è di prezioso nell’essere umano, e forse non solo: la capacità di entrare in relazione e di percepire il valore del sentirsi compresi.
A questo primo livello, apparentemente semplice, dove i due interlocutori si appassionano alla storia e vi si calano empaticamente, segue la competenza professionale.
Il mio apporto, come professionista, si articola all’interno della stessa cornice relazionale, di cui si avvale, connotandola come relazione terapeutica.
Così in questo percorso di costruzione di significati, passiamo insieme, senza soluzione di continuità, da una comprensione personale ad un’interpretazione professionale, rimanendo sempre accanto e procedendo di pari passo.